Al centro dell’affascinante città di Torino, si erge imponente la Mole Antonelliana, un’opera architettonica straordinaria che domina il panorama urbano con la sua silhouette distintiva. All’interno di questa iconica struttura, simbolo indiscusso della città piemontese, ha luogo la prestigiosa mostra del cinema di Torino, trasformando la Mole in un palcoscenico d’eccezione per celebrare l’arte cinematografica.
Un giovedì del mese di Marzo, assieme alla mia famiglia ci dedichiamo una giornata fuori porta…destinazione Torino.
Dopo una visita veloce alla città e un buon pranzetto in piazza Vittorio Veneto, ci siamo diretti alla Mole Antonelliana, dove al suo interno, si trova allestito il museo del cinema e per la prima volta in Italia, la mostra dedicata al famoso regista Tim Burton: Il mondo di Tim Burton.
Mondo Nuovo e Stereoscopia
Il primo passo verso la cinepresa si fece attraverso queste due tecniche di visualizzazione delle immagini fisse.
Il Mondo Nuovo è un tipo di spettacolo di strada nato tra ‘700 e ‘800. Si tratta di una scatola con uno o più spioncini che permettono di osservare panorami o monumenti celebri che si trasformano quando vengono osservati in contro luce.
La Stereoscopia è una tecnica che, mediante l’utilizzo di due immagini dello stesso soggetto, apparentemente identiche ma in realtà catturate da due punti di vista distanti tra loro di circa 6 cm (corrispondente all’interoculare umano), restituisce all’osservatore un effetto tridimensionale quando osservate attraverso un dispositivo apposito chiamato visore stereoscopico.
Vista di un’immagine diurna
Vista di un immagine notturna
Dagli albori all’era contemporanea del cinema
Siamo ancora nel ‘700, e la lanterna magica rappresentava lo spettacolo visivo più avanzato, proiettando immagini fisse su uno schermo per intrattenere il pubblico. Queste prime esperienze hanno suscitato meraviglia e curiosità, aprendo la strada alla ricerca di nuovi modi per catturare il movimento e la vita stessa.
Si realizzarono quindi i primi dispositivi che permettevano all’osservatore di vedere immagini in movimento: lo Zootropio e il Prassinoscopio
Zootropio
Prassinoscopio
Nel 1895, i fratelli Lumière, segnano un momento rivoluzionario nella storia del cinema, le prime proiezioni pubbliche! Questo evento segna l’inizio ufficiale dell’era cinematografica, poiché per la prima volta il pubblico può vedere immagini in movimento su uno schermo. Film come “L’arrivo di un treno alla stazione” e “L’uscita degli operai dalla fabbrica” diventano simboli di questa nuova forma d’arte e suscitano reazioni sorprendenti tra gli spettatori.
Iniziano ad essere stampati i primi manifesti cinematografici
Il museo illustra l’era del cinema muto, con le sue icone come Charlie Chaplin e Buster Keaton, e le prime sperimentazioni nel linguaggio cinematografico, come il montaggio e la regia. Questo periodo segna l’affermazione del cinema come forma d’arte indipendente e popolare.
Con l’avvento del sonoro, il cinema subisce una trasformazione radicale, portando alla nascita di nuove star come Marlene Dietrich e Clark Gable. Il Museo Nazionale del Cinema mostra l’impatto rivoluzionario del sonoro sul linguaggio cinematografico e la produzione di film.
Il museo celebra in seguito, l’epoca d’oro di Hollywood, con i suoi grandi studi cinematografici e le sue leggende come Humphrey Bogart, Greta Garbo e Alfred Hitchcock. Questo periodo vede la creazione di capolavori immortali e l’affermarsi di generi iconici come il film noir e il musical.
Si esplora quindi le nuove correnti cinematografiche del dopoguerra, dalle Nouvelle Vague francese al Neorealismo italiano, dalle sperimentazioni dell’avanguardia al cinema d’autore. Questo periodo è caratterizzato da una maggiore libertà artistica e da una ricerca di nuove forme espressive.
Il Museo Nazionale del Cinema racconta l’evoluzione del cinema contemporaneo, con la sua diversità di generi, stili e tecniche. Dalle blockbuster hollywoodiane ai film d’autore internazionali, il cinema continua a essere una forza creativa e culturale globale.
Tim Burton
Lo studio dove il regista dava vita alla sua arte
Il talento di Tim Burton nel cinema è unico e iconico, evidente nel suo stile visivo distintivo e nella narrativa oscura. Oltre ai paesaggi gotici e ai personaggi eccentrici, Burton affronta temi universali con emozione e sensibilità uniche, come l’alienazione e l’identità. La sua versatilità si riflette nella sua capacità di spaziare tra generi e reinventarsi costantemente, mentre il suo background artistico contribuisce a scenografie e costumi iconici. In conclusione, il contributo di Burton al cinema è un’eccezionale fusione di creatività, narrazione coinvolgente e visione unica.
Posso quindi concludere questa splendida giornata in famiglia, dove abbiamo sperimentato un’immersione affascinante nell’evoluzione del cinema, che testimonia il suo impatto duraturo sulla cultura e sulla società attraverso i secoli. Attraverso esposizioni interattive, proiezioni e mostre tematiche, il museo celebra la magia e la meraviglia della settima arte, continuando a ispirare e affascinare i visitatori di tutte le età.